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Le interviste agli ex POW ROBERTO TIBERI, RAFFAELLO CEI, LIBRATTI SABATINO, ITALO MARCHETTI e GUERRINO SPADA, sono state fatte da "memorieincammino", progetto dell'Istituto Cervi di Gattatico RE (http://www.memorieincammino.it/)
ROBERTO TIBERI, nato a Montepulciano (SI) il 30/04/1921 ex PoW 177150
Sergente 7° Reggimento Bersaglieri
Figlio di un maresciallo dei carabinieri, trascorse l'infanzia girando l'Italia di comando in comando, da Gubbio a Palermo. Da giovane, come tutti i ragazzi dell'epoca, indossò la divisa da Balilla. Studente universitario a Palermo, nell'ottobre 1940 decise di arruolarsi come volontario e venne assegnano al 7° Reggimento bersaglieri con sede a Bolzano, che era già al fronte in Africa Settentrionale. A gennaio 1941 Mussolini decise che tutti i giovani della leva del 1921 dovessero arruolarsi come volontari, così che al 7° arrivarono un gran numero di studenti universitari. Venne costituito un Corso Allievi Ufficiali al quale fu aggregato.
Con il grado di Sergente, fu inviato al fronte dell'Africa Settentrionale, nel Battaglione autotrasportato del 7° Reggimento Bersaglieri della Divisione Trento.
Prese parte alla Battaglia della Marmarica detta "Crusader" dal 15 al 25 novembre del 1941 e al presidio delle Oasi di Gialo Augila e Gicherra.
Fatto prigioniero il 25/11/1941 a Gialo, venne mandato nei campi di concentramento di El Qassassin in Egitto e poi trasferito in Sudafrica a Zonderwater.
Prigioniero in Africa, due evasioni e una pausa di "dolce vita" da clandestino a Jhannesburg. Fece il pittore, il lattaio, l'autista, si finse iugoslavo esule in Mozambico, oriundo italiano, un po' greco o forse cipriota. Conobbe molte ragazze e si innamorò di una modella di costumi da bagno.
Ormai la guerra era finita da due anni; decise di costituirsi e scontare la punizione di 28 giorni nella "casetta rossa" prima di essere rimpatriato. Arrivò a Napoli il 18 febbraio 1947.
Si sposò con Mary, hanno avuto un figlio e vivono a Milano.
Nel 2006 scrisse il libro "Un Ragazzo del '21" - Diario minimo - Edito da Memori
Roberto Tiberi è deceduto il 24/08/2018 all'età di 97 anni
Raffaello Cei, nato a Lucca il 16/10 /1920 ex POW 337577
Caporale Secondo Reggimento di Artiglieria Celere
Sbarcò con due gruppi motorizzati a Tripoli il 16 gennaio 1941. Poi la guerra in Nord Africa, le drammatiche avanzate e ritirate dal deserto libico verso quello egiziano e viceversa. Infine la sconfitta, la cattura da parte degli inglesi nei pressi di Sollum il 17/01/1942, il viaggio via mare fino a Durban e il trasferimento al campo di Pietermaritzburg, un campo di transito che si trovava a 75 Km da Durban.
Il Campo fu aperto il 4 aprile del 1941, con l'arrivo del primo contingente di prigionieri di guerra italiani come posto di pronto soccorso e visita medica e in alcuni periodi vi furono ospitati fino a 8000 uomini. Qui venivano sottoposti ad un sorta di disinfezione, ripuliti e rifocillati.
Prima di essere rimessi sui treni, i sottufficiali inglesi li suddividevano in 13 gruppi di 64 prigionieri che corrispondevano al numero dei vagoni dei treni, ognuno con 64 posti a sedere. I prigionieri rimasti a terra venivano alloggiati nel Cage 4 in attesa del loro turno. Molti tuttavia rimasero a Pietermaritzburg per tutto il periodo della prigionia. Raffaello, addetto alla mensa, restò fino al rimpatrio.
Un amico di campo, Gregorio Fiasconaro, un giovane cantante lirico nonché pianista prima della guerra, allestì una compagnia teatrale che ebbe successo anche fuori dal campo. Alla fine della guerra restò in Sud Africa, sposò Maribel, conosciuta quando era ancora prigioniero e divenne famoso nel capo musicale (il figlio Marcello fu atleta, primatista mondiale negli anni '70 per la bandiera italiana.).
Tra le varie iniziative del campo quattro, la più importante fu senza dubbio la costruzione della chiesa Santa Maria delle Grazie. I lavori iniziarono il 2 febbraio 1943 e si conclusero l '11 marzo 1944. Fu consacrata il 19 marzo 1944 dal delegato apostolico arcivescovo Van Gijlsnjk con una messa solenne. Il governo sudafricano riconobbe in seguito quella chiesa come monumento nazionale.
Rimpatriato, sbarcò a Napoli il 16/01/1947 e rientrò a casa il 17/02/1947.
Ancora il diciassette: decisamente un numero importante nella sua vita! Fu un 17 quando partì per il servizio militare come fu un 17 quanto rientrò a casa.
Fu così che con Carla decisero che fosse un 17 il giorno del loro matrimonio: 17/02/1949. Hanno avuto due figli e vivono a Lucca.
Nel 2008 scrisse il libro "Diciassette" pubblicato dal Gruppo Editoriale de l'Espresso S.p.A. (responsabile della pubblicazione la figlia Dina Cei), nel 2016 "La chiesa del Campo 4 e altre storie" e nel 2020 all'età di 100 anni "Il Caporale".
Raffaello Cei è deceduto il 28/12/2020 all'età di 100 anni
Sabatino Libratti nato a Montecchio Maggiore (VI) il 19/11/1917 ex POW 25820
Divisione Cirene
Sabbatino con due "b" per l'anagrafe (erroneamente registrato), nacque profugo, a causa delle note vicende della Guerra '15-'18, a Montecchio Maggiore (VI) il 19/11/1917. La famiglia ritornò a Cogollo del Cengio (VI) agli inizi del 1919 e nel 1925 emigrò in Libia. A Tripoli completò gli studi, e a 15 anni iniziò a lavorare. Compì il servizio militare a Tripoli e a Bengasi, fu arruolato nella Divisione Cirene e partecipò sempre in prima linea alle vicende della II° Guerra Mondiale in Libia ed Egitto, dal 10/06/1940 fino alla sua cattura avvenuta a Bardia il 05/01/1941. Iniziò la lunga prigionia dapprima a Geneifa in Egitto, nel campo 306, vicino al canale di Suez, e dal settembre 1942 in Sud Africa a Zonderwater, passando per Durban e Pietermaritzburg. Trasferito a Worcester lavorò nelle fattorie del Wineland, regione del Capo, come cuoco e interprete, oltre a lavorare nei campi a Wellington, Simondium, Paarl, Stellenbosh e Vlottenberg. Il 26/02/46 tornò a Zonderwater. Il 01/07/46 venne imbarcato a Durban sulla nave Arundel Castel e sbarcò a Napoli il 15/07/46.
Il 20/09/46 arrivò a Cogollo del Cengio dove venne ospitato dello zio Toni. I genitori e il fratello maggiore Ciro (che aveva servito la patria su altri fronti) erano ancora a Tripoli, ma a lui non fu permesso di tornarci.
Sempre nel 1946 andò a riprendere la sorella Pina in un istituto a Brescia dove era arrivata nel 1940 all'età di 11 anni. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, in Libia, arrivò l'ordine del rimpatrio immediato per tutti i bambini al fine di metterli al sicuro da incidenti bellici. Nel 1947 accompagnò la sorella a Roma in un istituto e poi a Napoli dove la imbarcò per Tripoli poichè desiderosa di tornare dai genitori.
Nel dicembre 1948 tornò a Tripoli dove rimase fino ad aprile 1949. Rivide i genitori dopo un'assenza di 11 anni; i nonni erano morti e sepolti a Tripoli (il cimitero verrà poi distrutto dalle ruspe di Gheddafi). Conoscendo le lingue (arabo, inglese e un po' di tedesco) trovò un impiego come operatore telefonico all'aeroporto militare americano; questo gli permise di guadagnare il necessario per sposarsi.
Rientrò a Cogollo e il 04/06/1949 e sposò la sua Maria: ebbero due figli.
Ritornerà a Tripoli in visita ai genitori nel 1957. Successivamente la famiglia dovette abbandonare tutto e tornare in Italia.
A Cogollo Sabatino svolse vari lavori e partecipò attivamente alla vita amministrativa e associativa del suo paese fin dai primi anni Cinquanta; ancora oggi dà il suo contributo. Svolse il compito di Maestro Cerimoniere fino all'età di 95 anni.
Per la sua attività di combattente e volontario ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Italia ed in Austria; tra questi, il Cavalierato al Merito della Repubblica Italiana, la Croce al Merito di Guerra, la Cittadinanza onoraria del Comune di Posina, attestati di Benemerenza da parte dell'ANCR e dagli amici Fucilieri Volontari della Carinzia.
Nel 2006 scrisse il libro "Quel ca me ricordo" – vita e memorie - Edizioni La Torre S.r.L. Monselice PD
Sabatino Libratti è deceduto il 25/07/2017 all'età di 99 anni
Italo Marchetti nato a Ferrara il 03/11/1916 ex POW 267653
Sottocapo Regia Marina
Arruolato volontario il 20 luglio 1938 a Venezia per corso allievo segnalatore e mandato alla scuola CREM di Pola.
Imbarcato sull'incrociatore Tigre A Massaua nel mar Rosso dal 28.06.39 al 04.12.1939
Imbarcato sul dragamine Sebeto dal 07.12.1939 al 25.05.1940
Mandato sull'isola di Harmil nel Mar Rosso con compiti di radiotelegrafista e vedetta dal 05 .06.40 al 24.12.40
Mandato sull'isola di Sheikh el abu con gli stessi compiti dal 06.01.41 al 28.03.41
Mandato sull'isola di Shumma, dove venne fatto prigioniero dalle truppe Anglo Francesi il 19.04.1941, con il grado di Sottocapo della Regia Marina.
Venne trasferito attraverso il Sudan a piedi, con nave e treno e successivamente internato con il numero di matricola: POW 267653 a Zonderwater, ottavo campo
Il 18.1.43 fu trasferito da Zonderwater a Durban per essere imbarcato, con altri 5891 POW italiani, alla volta dell'Inghilterra a bordo della nave SS ORION LONDON salpata in convoglio con la nave SS BRITANNIC, il 25.1.43 con rotta verso Liverpool.
"Preghiera del marinaio" recitata da Italo Marchetti: https://youtu.be/_ec37hRLf-s
Italo Marchetti è deceduto il 18/10/2020 all'età di 100 anni
Guerrino Spada, nato a Faenza (RA) il 16/06/1913 ex POW 35494
Camicia Nera
(prima parte) (seconda parte)
Guerrino ricorda il il corso di preparazione militare del "sabato fascista" che dovette frequentare quando era ragazzo. Il servizio militare lo fece al 44° Reggimento artiglieria di Faenza. La cartolina per l'arruolamento nel Regio Esercito arrivò nell'agosto del 1939.
Mandato a combattere in Nord Africa, fu fatto prigioniero l'11/12/1940 a Sidi El Barrani, Egitto.
Fu trasferrito in Sudafrica a Zonderwater nel campo 12 del 3° Blocco e, come tanti altri prigionieri, fu mandato a lavorare in una fattoria. Ricorda le distese immense del territorio sudafricano.
Fu rimpatriato nel gennaio 1947, imbarcato a Durban con destinazione Napoli. La nave fece scalo a Mombasa (Kenya) e Alessandria d'Egitto.
Guerrino Spada è deceduto l'11.01.2017 all'età di 103 anni.